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olio Motore 5W40

Olio Motore 5W40
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Olio Motore 5W40

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    Cos’è e a cosa serve l’olio motore

    L’olio motore, noto anche come olio lubrificante, è un fluido impiegato da sempre su tutti i motori a combustione interna, siano essi diesel, benzina, metano, GPL o ibridi.

    E’ costituito da una base che può essere minerale o sintetica (il lubrificante vero e proprio) a cui si aggiungono una serie di additivi(in percentuale inferiore al 30%) che ne conferiscono proprietà e caratteristiche tali da renderlo idoneo a specifiche applicazioni.

    Come nasce un olio motore

    Le basi sono ottenute dalla raffinazione del petrolio e sono prodotte esclusivamente dalle raffinerie petrolchimiche.

    Le aziende che commercializzano gli oli, acquistano le basi dalle raffinerie e aggiungono gli additivi per raggiungere le prestazioni richieste dalle specifiche delle case produttrici o secondo loro studi e analisi, ed ogni produttore realizza così il proprio olio, diverso da quello dei produttori concorrenti.

    A cosa serve l’olio motore

    L’ olio motore è uno dei prodotti più utilizzati nella manutenzione dei veicoli. L’olio ha un compito apparentemente molto semplice, ossia quello di creare un film permanente tra tutte le parti del motore in movimento per evitare il contatto diretto tra le superfici in metallo. L’olio motore non viene impiegato solo per lubrificare, ma anche per raffreddare le superfici metalliche asportando una piccola parte calore in eccesso prodotto dalla combustione ceduto al liquido di raffreddamento.

    Che cos’è la viscosità di un olio motore

    Su tutte le confezioni di olio motore trovi dei codici tipo: 0W30, 10W40, 15W40, 15W50, etc. Si tratta di indicazioni della viscosità a freddo e a caldo. Una delle più importanti proprietà da conoscere per scegliere il giusto olio.

    La viscosità rappresenta la resistenza di un fluido allo scorrimento. Se un olio è più viscoso di un altro, vuol dire che incontrerà più resistenza all’avanzamento, ossia farà più fatica a spostarsi.

    La viscosità, ossia la resistenza allo spostamento,  non è una costante, ma dipende dalla temperatura:

    • a temperature più alte (olio caldo, quando il motore è a regime) la resistenza al movimento sarà minore, perciò l’olio risulterà “meno viscoso”

    • a temperatura basse (olio freddo, quando il motore è spento) il fluido opporrà maggiore resistenza e la sua viscosità sarà maggiore.

    Da quanto detto fino ad ora, puoi intuire facilmente che la viscosità è una proprietà importantissima per gli oli impiegati nei motori e viene indicata sulla confezione da una coppia di numeri:

    • un primo numero associato alla lettera W (winter=inverno) che indica la viscosità dell’olio a freddo

    • un secondo numero indica la viscosità a caldo

    Ma facciamo un esempio per capire meglio di cosa stiamo parlando.

    Prendiamo in esame un olio molto comune sui motori benzina, con viscosità 10W-40: ma cosa significa? Come si interpreta questa sigla? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare riferimento alla tabella SAE-J300

    Prima di tutto precisiamo una cosa molto importante. I numeri riportati sulla confezione sono solo degli indici che fanno riferimento alla tabella e non dei valori di temperatura. Molti sono convinti infatti, che riprendendo l’esempio del 10w40, si tratti di un olio adatto ad essere impiegato dai -10 ai 40 gradi; niente di più sbagliato.

    Molto semplicemente la coppia di numeri definisce quell’intervallo di temperatura dell’aria (e non del motore) all’interno del quale l’olio può essere impiegato.

    Nel caso in esame, il 10W40 è adatto per una temperatura dell’aria compresa tra i -30°C e i +40°C. Non va bene per temperature dell’aria esterna al di sopra dei 40°C o al di sotto dei -30°C. Questa classificazione non tiene in conto di nessun’altra proprietà dell’olio a parte la viscosità.

    In buona sostanza, la viscosità dell’olio deve essere a freddo non troppo alta di modo da consentirne l’avviamento, e a caldo non troppo bassa di modo da garantire sempre il velo d’olio a fronte delle sollecitazioni termiche e meccaniche alle quali è sottoposto.

     

    Come capire la differenza tra oli a diversa viscosità

    Cerchiamo di capire meglio con degli esempi che differenza c’è tra gli oli con diversa viscosità a caldo e a freddo.

    Se prediamo ad esempio in considerazione un olio 5W30 e un 10W30, entrambi hanno la stessa viscosità a caldo, ciò che cambia è la performance a basse temperature.

    Così se un motore viene avviato a freddo con olio a basso indice “W”, si manterrà sufficientemente fluido per raggiungere in breve tempo i componenti meccanici a lubrificare.

    Alle basse temperature l’olio 5W30 risulterà più performante del 10W30.

    Per utilizzo alle alte temperature un olio 10W50 è da preferirsi a un 5W30 così come a un 10W40.

    La regola è la seguente:

    • più piccolo è il numero associato alla “W” e più l’olio sarà adatto alle basse temperature;

    • più alto è il numero relativo alla viscosità a caldo e più l’olio sarà idoneo per le alte temperature.

    Non usare mai su un motore oli con viscosità non prevista dal costruttore.

    Differenze tra viscosità e densità

    Spesso si fa molta confusione tra viscosità e densità: ma che differenza c’è? Le due proprietà non sono affatto sinonimi.

    La densità è il rapporto tra la massa e il volume, in cui la massa è per definizione la quantità di materia che c’è in un corpo, mentre il volume è lo spazio da esso occupato.

    La massa non varia con la temperatura, mentre il volume si, in quanto all’aumentare della temperatura i fluidi di dilatano (meno denso) e al diminuire si contraggono (più denso).

     

    Specifiche tecniche dell’olio motore

    Quando devi scegliere un olio motore, oltre alle specifiche SAE che ti indicano la viscosità a freddo e a caldo, troverai una serie di altri codici, preceduti da API, ACEA oppure codici preceduti dal nome di una casa automobilistica o gruppo automobilistico, come Renault, PSA. Cosa indicano esattamente tutti questi codici? E soprattutto a che servono nella scelta del corretto olio per la tua auto?

    In questo paragrafo risponderemo nel dettaglio a queste domande. Dopo averlo letto non avrai più dubbi e sarai in grado di confrontare oli con specifiche diverse e riconoscere quello più adatto alla tua auto.

    Specifiche ACEA dell’olio motore

    Se sull’etichetta di un olio trovi il codice ACEA significa che il produttore dell’olio opera secondo degli standard di qualità e utilizza laboratori certificati per testarlo.

    La classificazione ACEA prevede l’impiego di tre lettere: “A” per i motori benzina, “B” per i diesel, “C” per motori benzina e diesel compatibili con catalizzatori e possono essere impiegati anche in caso di  sistemi di post trattamento dei gas di scarico, ovvero i dispositivi anti-inquinamento come FAP/DPF, ed “E” per veicoli commerciali.

    Ogni lettera è seguita sempre da un numero che non ne definisce le prestazioni, ma il tipo di motore su cui può essere utilizzato, ad esempio:

    • A/B1: motori sviluppati per oli a bassa viscosità

    • A/B3: motori con intervalli di cambio prolungati

    • A/B4: motori con iniezione diretta

    • A/B5: motori con intervalli di cambio prolungati, che necessitano di oli a bassa viscosità

    Dal 2004 le classi “A” e “B” sono state fuse in una categoria unica A/B, per cui troverai sempre su tutti gli oli motore una classificazione ACEA “A/B” ed eventualmente anche ACEA “C” qualora sia adatto anche ai motori con post trattamento.

    Ad oggi l’olio più comune in commercio ha specifica ACEA A/B3.

    Se vuoi saperne di più sulle specifiche ACEA  degli oli motore, ti consiglio di leggere anche questo breve documento dell’ Italian Petrol Company.

    Specifiche tecniche delle case automobilistiche

    A complicare la situazione intervengono anche le case automobilistiche, che prevedono delle specifiche aggiuntive (oltre a quelle internazionali come SAE, API, ACEA), che sono valide per specifici motori da loro prodotti.

    E’ importante citarle, perché quando scegli un olio potrebbe capitarti di veder riportata anche una sigla che inizia con il nome di una casa automobilistica o un gruppo di case (es. Ford, Renault, gruppo PSA, gruppo FCA, Opel, gruppo VW , BMW, Porsche, Mercedes…)

    Si tratta di indicazioni particolari che un produttore di olio deve rispettare per fornire un prodotto utilizzabile su uno specifico motore. Lo stesso olio può presentare contemporaneamente più specifiche di diversi costruttori.

    Come leggere le specifiche tecniche di un olio commerciale

     

    A titolo di esempio prendiamo in esame l’olio riportato in foto, al fine di comprenderne al meglio le proprietà e capire come leggere l’etichetta. L’olio in esame è denominato XTA Polar Plus (nome commerciale) ed è prodotto dalla Badahal, una nota azienda americana. Si tratta di un olio totalmente sintetico, così come riportato sulla confezione. La dicitura “Fuel Economy” indica che si tratta di un olio che ti permette di risparmiare una piccola percentuale di carburante, massimizzando il rendimento del motore.

    La sigla 5W-30 indica la viscosità dell’olio a caldo e a freddo, SN-CF è la specifica benzina-diesel API, mentre C2-A5-B5 è la specifica per post-trattamento/benzina/diesel ACEA. Ma non è tutto. Lo stesso olio riporta anche una sigla B71 2290 e RN0700: la prima è una specifica del gruppo PSA, mentre la seconda della Renault. Hai visto che non è poi così complicato il mondo degli oli motore?

    La casa automobilistica riporta sul libretto di uso e manutenzione, oltre alla specifica API, ACEA e alla viscosità, anche la specifica propria qualora prevista. Devi sapere inoltre che spesso la specifica più recente del costruttore, essendo in genere più severa, sostituisce anche quelle precedenti. Ma non è una regola universale.

    Se vuoi saperne di più sulle principali specifiche previste dalle case automobilistiche ti consiglio di leggere questo interessante documento della Ginestroni.

    Che differenza c’è tra olio sintetico e olio minerale?

    Il mondo degli oli motore è diviso in due macro categorie: minerale e sintetico. Il primo rappresenta il lubrificante tradizionale, mentre il secondo ormai è sempre più diffuso. Ma che differenza c’è? Qual è il migliore?

    Entrambi gli oli sono ottenuti partendo dalla lavorazione del greggio estratto.

    La differenza sostanziale consiste nel fatto che l’olio sintetico è prodotto con processi di raffinazione più evoluti, in grado di conferirgli una maggiore purezza, le molecole sono tutte della stessa dimensione e prestazioni migliori rispetto a quello minerale. In buona sostanza un olio sintetico è decisamente migliore di un olio minerale ed è il motivo per cui è assolutamente raccomandato da tutti i produttori di automobili ed in particolar modo per motori più spinti e moderni.

    Ti riporto di seguito tutti i vantaggi offerti da un olio sintetico rispetto ad un olio minerale:

    • maggiore pompabilità a freddo: l’olio sintetico arriva più velocemente in tutti i punti del motore, per cui riduce notevolmente l’attrito e l’usura tra le parti

    • alla temperatura di esercizio del motore risulta molto più stabile, garantendo costantemente un film d’olio tra le parti da lubrificare

    • maggior impiego alle basse e alle alte temperature

    • maggiore protezione dei componenti del motore

    • diminuzione dei consumi di carburante

    • aumento della durata dei componenti meccanici del motore

    • minor impatto ambientale a causa della diminuzione dei consumi

    • durata maggiore dell’olio

    Come scegliere il giusto l’olio motore per la tua auto

     

    Ogni singolo motore funziona al meglio impiegando un olio ben preciso, o una cerchia molto ristretta di lubrificanti le cui specifiche sono in grado di soddisfare quanto previsto dalla casa automobilistica.

    A questo punto la domanda che spesso mi pongono i miei clienti è: ma qual è l’olio giusto per la mia auto? Come si fa a scegliere un olio senza sbagliare?

     

    A questo punto io ti consiglio sempre di ricorrere al libretto di uso e manutenzione della tua auto: nella pagina dedicata ai liquidi, troverai tutte le specifiche minime che l’olio motore deve avere e che devi assolutamente rispettare.

     

    Ti ricordo quanto abbiamo visto quando abbiamo parlato delle specifiche:

    • Tra le specifiche SAE (es. 10W40, 5W30) scegli in base al clima delle zone che frequenti di solito e dove vivi e seleziona una delle specifiche SAE previste dalla tua casa automobilistica per il motore della tua auto

    • rispetta le specifiche ACEA consigliate, queste specifiche infatti si differenziano per tipologia di motore, quindi una specifica diversa da quella consigliata per la tua auto potrebbe crearle problemi

    • se è prevista una specifica aggiuntiva della casa automobilistica, fai attenzione che l’olio che scegli la riporti espressamente sulla confezione e sia quindi compatibile con la tua auto.

    Su internet puoi consultare i cataloghi elettronici dei produttori di olio, inserendo i dati della tua auto (modello, cilindrata, carburante, etc.), troverai immediatamente l’olio compatibile con la tua auto. Molto semplice no?

    A titolo di esempio di riporto il link al “trova olio” della Bardahl e della Castrol.

    Qual è il miglior olio motore?

    Stabilire quali siano gli oli motore migliori tra quelli in commercio è indubbiamente molto complesso.

    Per poter confrontare correttamente tra loro lubrificanti di marche diverse, dovremmo scegliere oli con caratteristiche simili ossia comparabili. Parlare in assoluto di marca migliore ha poco senso quando si raffrontano bottiglie di marche diverse ma contenenti oli differenti. Ma cerchiamo di fare un esempio molto semplice per fissare meglio questo importante concetto.

    Gli oli motore raccomandati dalle case automobilistiche

    E’ doveroso fare una importante distinzione tra marca dell’olio di primo equipaggiamento e raccomandato dalla casa automobilistica. Per le leggi vigenti sul libero mercato, la casa non può imporre l’impiego di una marca di olio, ma definire tutte le specifiche minime dell’olio che devono essere assolutamente rispettate per non far decadere la garanzia su eventuali componenti danneggiati del motore. Sul libretto di uso e manutenzione, il costruttore, non potendo obbligare, si limita a raccomandare una ben precisa marca di olio da impiegare su ogni singolo motore/modello di auto.

    Non abbiamo alcun elemento per asserire che l’olio che la casa raccomanda sia lo stesso di quello usato di primo equipaggiamento: nulla vieta infatti che la casa raccomandi un olio differente per semplici accordi commerciali. Per un periodo girava voce che il gruppo VW impiegasse Shell di primo impianto, ma consigliasse Castrol ad ogni tagliando; ovviamente non abbiamo modo di poterlo dimostrare.